Mostra fotografica «Dansō? What is dansō?»

Mostra fotografica «Dansō? What is dansō?»

Torna in presenza dopo due anni il Festival NipPop, promosso dal Dipartimento LILEC dell’Università di Bologna e dall’omonima associazione culturale in collaborazione con il Quartiere Santo Stefano, con la direzione artistica di Paola Scrolavezza.

 

Venerdì 17 giugno 2022, ore 18:30

Sala Museale Elisabetta Possati – Quartiere Santo Stefano  

via Santo Stefano 119 – Bologna 

 

Venerdì 17 Giugno, alle ore 18:30, all’interno delle iniziative della 12esima edizione del festival NipPop, verrà inaugurata la mostra fotografica Dansō? What is dansō? di Marta Fanasca, ospitata presso la Sala Museale Elisabetta Possati, Quartiere Santo Stefano e realizzata con il supporto del GEMMA – Erasmus Mundus Master’s Degree in Women’s and Gender Studies e della Japan Foundation. L’evento sarà presentato da Marta Fanasca in conversazione con Fabrizio Modina. Con la partecipazione di Rita Monticelli (Coordinatrice Gemma e Delegata ai diritti umani e al dialogo interreligioso del Comune di Bologna).

Dansō è una parola giapponese che letteralmente significa “abbigliamento maschile”. In Giappone il termine viene utilizzato per indicare una donna che si veste da uomo e pratica il crossdressing Female-to-Male. Un dansō quindi è una donna biologica che si veste da uomo e si presenta con un’identità di genere maschile e che, allo stesso tempo, non si riconosce né identifica con parole come ‘transgender’ o ‘non-binary’. 

A partire dal 2006 a Tokyo si sviluppa una specifica tipologia di intrattenimento dal vivo dove protagoniste sono proprio queste identità crossdresser: il servizio di dansō escorting. Un’agenzia di dansō escort offre ad una clientela prevalentemente femminile la possibilità di avere un appuntamento con una donna che si veste e si comporta come il perfetto accompagnatore. Durante l’appuntamento si può andare a cena fuori, fare una passeggiata, prendere un caffè insieme, andare al cinema o a una mostra; il dansō può comportarsi come un miglior amico, come un fratello maggiore, come un fidanzato. La scelta del tipo di compagnia che si desidera ricevere è lasciata alla cliente e il dansō ne asseconderà i desideri facendo il possibile per offrirle l’appuntamento perfetto: le aprirà la porta, porterà la sua borsa, le consiglierà i posti migliori dove andare mentre le tiene stretta la mano. Soltanto una cosa è vietata: il sesso. Baci, carezze, intimità fisica appartengono al regno del proibito, e una cliente che tenti un approccio in tal senso verrà segnalata alla compagnia e le verrà impedito di usufruire nuovamente del servizio di escorting.

Stando alle clienti, un dansō è il partner perfetto che mescola insieme le qualità maschili a quelle femminili: i dansō sono affascinanti e delicati come i personaggi dei manga, curano con attenzione il proprio aspetto e vestono alla moda, sono dei veri gentiluomini e sono rispettosi delle donne, le ascoltano e le supportano. Incarnano l’uomo ideale e, dopo aver provato la loro compagnia, per molte donne gli uomini in carne e ossa diventano insopportabili. Meglio una relazione a pagamento con un dansō. Non si corre il rischio di essere lasciate, non si verrà mai trattate male o con freddezza, e per molte non c’è neanche il rischio di cadere vittima di abusi e molestie. 

Un gioco d’amore che però è solo apparentemente privo di aspetti negativi, ma del quale bisogna sempre tenere a mente la regola principale: è tutto vero finché siamo insieme, ma allo scadere del tempo prenotato ognuno torna alla sua vita.   

Questo progetto fotografico, realizzato dalla dott.ssa Marta Fanasca, testimonia la vita di un gruppo di dansō escort a Tokyo, offrendo delle rarissime immagini dedicate alla costruzione e alla performance di una identità maschile da parte dei dansō e allo sviluppo delle relazioni con le clienti. Dalla scelta di una giacca o di un accessorio, in uno sguardo catturato in un angolo di Tokyo, viene raccontata al pubblico la vita dei dansō e la costruzione della propria identità.

Una distopia sentimentale dove le emozioni vengono performate e vendute per una tariffa oraria e dove confini e binarismi sfumano nella creazione di una identità ideale, nuova, superando le divisioni di genere. 

 

Il Festival e gli eventi collegati sono organizzati dall’Associazione Culturale NipPop e dal Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, in collaborazione con il Quartiere Santo Stefano, il Teatro del Baraccano e Asia Institute.

NipPop 2022  fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.