Mariya Takeuchi e la riscoperta del city pop

Mariya Takeuchi e la riscoperta del city pop

Dopo oltre trenta anni, il city pop conosce la popolarità a livello mondiale, grazie alla riscoperta del singolo Plastic Love di Mariya Takeuchi

City pop

Il city popshitī poppu シティーポップ – indica un tipo di musica giapponese popolare durante gli anni ’70 e ’80. È musica dal sapore urbano, per un pubblico di lavoratori che vivevano nelle nascenti metropoli frutto della cultura imprenditoriale nipponica. Simboleggia di fatto il periodo di massimo sviluppo economico del Giappone, con il conseguente aumento della qualità della vita nelle aree urbane. Il momento di massima espansione va ricercato nei primi anni ’80, con la diffusione delle autoradio e con la nascita e la distribuzione dei sintetizzatori vocali. È proprio in quegli anni che nasce il termine city pop, riferito alla musica delle grandi città, Tōkyō in particolare. Il termine pop potrebbe riferirsi anche agli aspetti visivi, ai manga e agli anime che caratterizzavano la cultura popolare nello stesso periodo. È un genere influenzato dalla musica americana, tanto che riprende sonorità del soul, del funk, del jazz e della dance. Inoltre si caratterizza spesso per esaltare le scintillanti notti della metropoli e il mito dell’estate, con le sue suggestioni tropicali.

Viaggio nel city pop

Da dove inizi il city pop è una domanda per la quale non c’è una risposta precisa, ma per molti tutto parte dal 1975, con il debutto dei Sugar Babe. Fu uno dei primi gruppi a innovare le tendenze musicali di quegli anni e due artisti in particolare diventeranno famosi nel genere city pop, Tatsuro Yamashita e Taeko Ohnuki. Il gruppo non raggiunse un successo strepitoso, ma di fatto segnò il debutto di diversi importanti artisti. Un’altra tappa fondamentale si ha nel 1980, con lo spot pubblicitario di Ride on Time, album di Tatsuro Yamashita. Lo spot catturava le atmosfere tipiche del genere come il caldo mare estivo e la corsa in macchina in mezzo alle opulente metropoli. Sono gli stessi anni in cui aziende di elettronica come la Sony intravedono nuove potenzialità nel mercato, e incrementano la produzione di dispositivi per ascoltare la musica come walkman, cuffie e stereo per la macchina. Il successo nei primi anni Ottanta di album come il già citato Ride on Time, ma anche Long Vacation di Eiichi Ōtaki e Reflections di Akira Terao decretano l’affermazione e il prosperare del genere fino gli anni ’90. Tuttavia lo scoppio della bolla speculativa del 1991, che precipita il Giappone nella crisi economica, fa sì che il city pop si trovi privato della premessa sulla quale era nato e cresciuto. Va incontro così a un rapido declino, almeno fino alla recente riscoperta.

Vaporwave e future funk

Il city pop ha guadagnato un vasto seguito online a livello internazionale grazie al campionamento di canzoni da parte di utenti tramite il vaporwave. Si tratta di una tecnica di rallentamento e di arricchimento degli effetti dei campioni musicali, che ha permesso di ampliare la fascinazione e la nostalgia per l’estetica, soprattutto digitale, di quegli anni. Nelle specifico il vaporwave lavorava sul campionamento della musica pop, jazz e lounge degli anni ’80 e ’90, con frequenti richiami alla tecnologia di fine anni ’90 e inizio 2000: pixel art, droghe, tramonti e molti riferimenti alla cultura giapponese di fine millennio. Un’altra tecnica spesso usata è il future funk, un sottogenere del vaporwave che lavora velocizzando i campioni e accompagnandoli con brevi estratti di pochissimi secondi di anime degli anni ’80 ripetuti in loop. Le distorsioni che ne derivano sono evidenti. A volte non sono nemmeno citati il brano e l’autore originali.  Proprio come accade con molte canzoni city pop e con il singolo Plastic Love di Mariya Takeuchi.

Mariya Takeuchi e Plastic love

Mariya Takeuchi (まりや竹内) è una popolare cantante e compositrice giapponese ancora in attività, che ha iniziato la sua carriera negli anni ’70. Moglie di Tatsuro Yamashita, che cura e arrangia i suoi pezzi, anche lei è stata un’esponente del city pop. Ha pubblicato svariati album e ha raggiunto l’apice del successo in Giappone alla metà degli anni ’80. Fra i suoi album si annoverano Love Songs, Request e Variety. Proprio grazie al successo di Variety, schizzato in cima alle classifiche nel 1984, la carriera di Mariya Takeuchi vive un rilancio dopo una lunga pausa di tre anni. L’album conteneva anche il singolo Plastic Love, che all’epoca vide vendite modeste. Tuttavia la canzone è diventata poi una delle favorite dei fan dell’era di internet, più volte utilizzata come sottofondo per AMV, remixata e campionata. La canzone ha goduto di una nuova notorietà quando è finita al primo posto nella classifica delle canzoni più ascoltate. Conducendo anche a una riscoperta di tutto il genere city pop.

Il ritorno del city pop

Nel luglio del 2017, l’utente di YouTube Plastic Lover ricarica Plastic Love sulla piattaforma. Il brano, fino alla rimozione nel dicembre del 2018, ha raggiunto l’incredibile quota di 24 milioni di visualizzazioni, diventando una presenza fissa nei video consigliati di YouTube. Da lì a breve è esplosa una mania che ha portato migliaia di utenti a rielaborare la canzone con i sintetizzatori, in particolare il future funk come ha fatto l’artista Night Tempo. Il fenomeno si è velocemente esteso a tantissimi altri pezzi city pop, che hanno visto svariati riadattamenti. E di fatto tutto il genere ha ottenuto un rinnovato successo. La casa discografica di Takeuchi, la Warner Music Japan, ha cercato invano di rimuovere il brano da quelle pagine. Tuttavia tali tentativi hanno provocato l’effetto inverso, quello per cui un tentativo di censura stimola un’ampia diffusione. Anche l’immagine associata alla canzone è stata reclamata dal fotografo, che non è però riuscito a ottenerne i diritti. I fans hanno aggiunto i credits e hanno continuato a ricaricare la canzone, compreso l’utente Plastic Lover. Il caso mediatico ha sorpreso la stessa Takeuchi, che ha goduto di un’inaspettata fama tardiva, apprezzata da artisti, band, riviste e DJ contemporanei. Oltre che dalla stessa Warner Music, che, compresa la potenzialità del fenomeno virale, ha cambiato idea e ha deciso di sfruttarla a proprio vantaggio creando il primo video ufficiale di Plastic Love.

Grazie al video e a tutti quelli creati successivamente, Mariya Takeuchi e il tutto il city pop sono stati oggetto di una vera e propria riscoperta, che nessuno poteva immaginare. Migliaia di persone in tutto il mondo hanno scoperto un genere che altrimenti sarebbe rimasto nell’ombra

Per chi non conoscesse Plastic Love, quale migliore momento per lasciarsi prendere dal suo nostalgico ritmo ?

(Video ufficiale)

 

(Esempio di vaporwave)

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