Ikebukuro: l’altra Akihabara, il paradiso dello yaoi

Ikebukuro: l’altra Akihabara, il paradiso dello yaoi

Dagli anni ’80 a oggi Ikebukuro ha saputo intercettare i gusti delle lettrici giapponesi, diventando l’emblema della cultura yaoi nel mondo.

Akihabara e Ikebukuro

Akihabara e Ikebukuro sono due importanti quartieri di Tōkyō, entrambi fulcro della cultura pop e otaku giapponese. Comunemente Akihabara – o Akiba per i suoi frequentatori abitali – è famosa per i negozi di manga, anime e kyara, tutti quei prodotti legati a personaggi dell’animazione. La strada principale è affiancata da giganteschi grattacieli e cartelloni pubblicitari che promuovono le ultime mode e manie a tema pop. Tuttavia, Akihabara  è diventata famosa anche per i prodotti legati alla pornografia: sex toys, hentai, tutto quell’erotismo legato ai personaggi di anime e manga. Spesso presenta immagini di ragazze accattivanti e stereotipate per conquistare l’attenzione maschile. Ne sono un esempio le varie pin-up vestite da cameriere che pubblicizzano maid caffè o eventi sparsi in tutta la zona. Anche Ikebukuro è un quartiere dedicato allo shopping e ai divertimenti. In particolare nella zona del Sunshine City è possibile trovare qualsiasi merchandise o attrazione. Con Akihabara condivide numerosi tratti, infatti si possono trovare numerosi negozi di mangaanime e vari prodotti pop. Ma allo stesso tempo, offre sicuramente un’alternativa meno turistica e affollata di Akihabara, e si caratterizza anche per una zona interamente dedicata all’intrattenimento femminile, secondo molti il paradiso dello yaoi.

Cultura yaoi

Lo yaoi, o boys love, è un genere incentrato su storie sentimentali e sessuali che coinvolgono personaggi maschili, eppure creato e fruito soprattutto da donne. Il fumetto omosessuale nasce negli anni ’70 con Il poema del vento e degli alberi degli alberi e Il cuore di Thomas, che raccontano relazioni sentimentali e a volte sessuali intrecciate in un ambiente scolastico, tra studenti di prestigiosi collegi. Nonostante l’iniziale resistenze da parte di alcuni editori, lo yaoi ha sviluppato un’identità specifica e definita come genere a sé stante.

Le riviste manga per donne esistevano già fin dagli anni ’50, anche se occupavano una fetta limitata del mercato che era principalmente dominato da prodotti dedicati agli uomini. La svolta avvenne negli anni ‘80, dove una vera e propria riforma culturale nell’industria editoriale di manga fece arricchire notevolmente il panorama con tanti nuovi titoli. Oltre al manga lo yaoi ha trovato espressione nel jinshi, volumi collegati ad altre opere manga o anime che contengono brevi racconti auto-conclusivi, fumetti, illustrazioni e articoli. Realizzati per la maggior parte da autori emergenti, ma a volte anche da professionisti, sono diventati uno dei generi più amati dagli appassionati di yaoi.

Ikebukuro dagli anni ’80 a oggi

Fin dagli anni ’80 Ikebukuro è stata una delle mete preferite per gli otaku. Infatti, ospita attrazioni notevoli e numerose filiali di negozi a tema pop come Animate, Mandarake e Comic Toranoana. Qui, presso il complesso del Sunshine City, si sono tenute inoltre le prime convention dedicate al dōjinshi. Negozi e convention erano inizialmente pensati per un pubblico generico, ma a partire dagli anni 2000 l’area si è concentrata sulle consumatrici. Animate si rinnova per attrarre questo nuovo tipo di clientela. Contemporaneamente il punto vendita K-Books di Ikebukuro rivoluziona la sua offerta per specializzarsi in dōjinshi yaoi e shōjo. Nel tempo poi è nata Otome Road, una via completamente dedicata all’intrattenimento per il pubblico femminile, di qualsiasi età e preferenza.

Otome Road

Il termine Otome Road deriva da una definizione data dalla rivista di manga femminile Puff nel maggio 2004. La zona ha acquisito ulteriore visibilità grazie al film Train Man del 2005, che ha presentato Otome Road come equivalente femminile di Akihabara. Secondo molte donne, Akihabara è un po’ rozza nel proporre l’intrattenimento al pubblico femminile. Otome Road al contrario adotta un approccio molto più leggero e sofisticato. La strada ospita Animate (un colosso di otto piani), K-Books, Lashinban, Mandarake, tutti rivolti al pubblico femminile. Nonostante non sia grande come Akihabara, Otome Road si è adattata ai gusti e alla sensibilità di tutte le appassionate, offrendo una vastissima offerta. Tanto da guadagnarsi la nomea di paradiso delle fujōshi, parola giapponese che indica le donne appassionate di yaoi.

Dai K-Books ai caffè a tema

Otome Road ospita svariate tipologie di negozi, interi palazzi dedicati a dōjinshi, manga, anime, gadget e CD musicali esclusivamente al femminile. Ci sono quattro diversi punti vendita di K-Books: l’Animekan che vende più in generale manga, dōjinshi e DVD di serie anime e boy-band e altri tre più specifici. Il Kyarakan si focalizza sulla modellistica e il Castkan sulla musica e videogiochi. Ma a spiccare per la sua originalità è il Cosplaykan, specializzato in abbigliamento per cosplay. Il negozio propone oltre 2000 costumi cosplay di seconda mano e gli accessori abbinati, in particolare legati a personaggi animati: parrucche, stivali, piccoli strumenti, imitazioni, articoli di supporto e per il trucco.

La via comprende anche due Animate e un Mandarake su più piani, traboccanti di oggetti da collezione esclusivi, poster dei personaggi più amati e scaffali con le nuovissime uscite. L’offerta però non si limita solo a questo perché Otome Road accoglie anche diverse caffetterie a tema, dai locali dedicati a graziosi animali ai popolari butler caffè. Questi ultimi, diventati famosi grazie ai manga, costituiscono la controparte femminile dei maid caffè. Al loro interno è possibile essere serviti da eleganti maggiordomi in un ambiente in stile aristocratico. Tra questi il più popolare di Otome Road è il lussuoso Swallowtail Butler Caffè.

Yaoi caffè

Il successo dei butler caffè ha portato alla creazione di una speciale caffetteria a tema yaoi chiamata Ikebukuro Boys Love Academy. Il locale è arredato per farvi sentire dentro una scuola, e lo staff e costituito da ragazzi in uniforme scolastica. Interpretano studenti delle superiori disponibili a chiacchierare con voi, come se durante la ricreazione. Nel caffè ci sono album scolastici dove reperire informazioni sullo staff e scansie piene di manga yaoi da leggere. Il menu (disponibile in giapponese e inglese) spazia dalle bevande analcoliche a quelle alcoliche, da alcuni piatti tipici come hamburger, curry, riso fritto e pasta fino al menu BL. Questo speciale menù è il vero fiore all’occhiello del locale, proprio perché comprende alcune scene boys love. Il cliente può sceglie luogo, circostanze e relazione. Due ragazzi dello staff che reciteranno la scena descritta o suggerita. Una delle più richieste è senza dubbio la scena dei Pocky (Mikado in Italia) che si conclude con ragazzi che si baciano dopo aver mangiato sensualmente lo stesso dolce. Sono queste scenette che sono in realtà i visitatori non vedono l’ora di ammirare, rendendo così l’Ikebukuro Boys Love Academy un posto unico nel suo genere.

I negozi prosperano e brulicano di donne giapponesi di tutte le età in cerca del loro personaggio animato del cuore. Per chi vuole trovare il cosplay ideale, il manga, il dōjinshi o lo yaoi preferito, e magari visitare i bellissimi caffè a tema, Otome Road è perfetta per una piccola terapia al dettaglio in stile otaku al femminile.

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