Sekiguchi Ryōko
(c) Felipe Ribon
Sekiguchi Ryōko è nata a Tokyo nel 1970. Poetessa, traduttrice, autrice di prosa e saggistica, ha studiato letteratura francese e comparata alle Università di Waseda e Tokyo e storia dell’arte alla Sorbona.
Dopo il debutto letterario, premiato con il prestigioso Gendaishi Techo, nel 1993 ha pubblicato la prima antologia di poesie, Cassiopea peca. È stata scrittrice in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma ed è Chevalière de l’Ordre des Arts et des Lettres.
La sua traduzione di Solibo magnifique di Patrick Chamoiseau è stata insignita del Best Translation Award giapponese. Il saggio 961 heures à Beyrouth (“961 ore a Beirut”, 2022) ha ricevuto la menzione d’onore al Prix France Liban e vinto il Grand Prix SGDL de la Non-Fiction.
La sua attività letteraria è permeata da un’acuta capacità di scrivere di sé e del processo di traduzione interculturale che sottende alla sua vicenda. Vive a Parigi, dove è impegnata nella divulgazione della cultura e della cucina giapponese. Il suo Nagori (2018) è stato tradotto da Giampiero Massano per Einaudi. In Francia ha ricevuto il Coup de coeur du jury du Prix Rungis des Gourmets e il Prix Mange, Livre.