Francesco Comotti
A 12 anni Francesco Comotti, invasato di Super Famicom, legge su Console Mania un reportage dedicato a una scuola per programmatori di videogiochi a Tokyo, per accedere alla quale si richiede una perfetta conoscenza del giapponese. A 14 anni comincia a prendere lezioni private, mentre la nippomania si ridireziona verso i manga della Takahashi e gli anime di Oshii Mamoru.
Una volta approdato a Ca’ Foscari dopo la maturità classica, viene conquistato dalla letteratura giapponese moderna e contemporanea: studia in particolare le letterature di Hiroshima e Nagasaki, e le opere di Ōba Minako, Inoue Mitsuharu e Ōta Yōko. Trascorre tre anni all’università di Hiroshima da ricercatore.
Tornato in Italia, dal 2010 comincia a insegnare giapponese al liceo linguistico “G. Falcone” di Bergamo: l’insegnamento lo conquista definitivamente. Nei ritagli di tempo, si dedica allo studio della musica Shōwa, ai dorama a tema LGBTQIA+ e alla poesia giapponese del XX secolo.