Cos’è NipPop
NipPop: Parole e Forme da Tokyo a Bologna è un progetto avviato nel 2011 in collaborazione con la Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione dell’Università di Bologna. L’iniziativa, cresciuta anno dopo anno e avvicinatasi a un pubblico sempre più eterogeneo, si concentra in particolare sul Giappone contemporaneo e sui diversi tipi di tendenze e prodotti culturali che dai confini nipponici si diffondono a livello internazionale, raggiungendo una molteplicità di paesi che comprende anche l’Italia. Letteratura, arte, manga, musica, cinema sono solo alcune delle componenti che caratterizzano NipPop che, nell’arco delle varie giornate, prevede solitamente un primo momento di riflessione critica, nel quale si alternano gli interventi su diverse tematiche di studiosi e accademici provenienti da importanti centri di ricerca internazionali e di artisti ospiti; un secondo momento, poi, è dedicato agli appuntamenti che incentivano uno scambio con il pubblico, come laboratori e incontri con gli autori, ma anche attività ludiche come concerti, performances, proiezioni, cosplay e molto altro.
Nel novembre 2013 da quest’esperienza si è costituita a Bologna l’Associazione Culturale NipPop, per la promozione delle culture del Giappone contemporaneo. L’Associazione ha l’obiettivo di promuovere la cultura giapponese, con particolare riguardo ad ambiti quali animazione, manga, cinema, arte, televisione, musica e letteratura. Raccogliendo l’esperienza maturata in questi anni, che ha visto affiancarsi all’evento cardine una serie di attività – Cinemaki, che combina cinema e cibo, proiezioni e degustazioni; le rassegne SognandoIncubo e EASTantMetropolis in collaborazione con la Galleria ONO Arte Contemporanea – l’Associazione si propone di:
- organizzare e promuovere iniziative sul tema della cultura giapponese: incontri, concerti, mostre d’arte e di fotografia, rassegne cinematografiche, attività ludiche;
- condividere in rete i materiali prodotti durante gli eventi organizzati e la documentazione utile per un’attenta analisi della cultura giapponese;
- realizzare pubblicazioni legate a rassegne, eventi o convegni a marchio NipPop.
Si propone inoltre di promuovere e organizzare, a livello nazionale e internazionale, collaborazioni con altre realtà culturali e associative.
Da gennaio 2014 è online il sito ufficiale, www.nippop.it, un portale dedicato al Giappone contemporaneo, che, grazie alla collaborazione di esperti, artisti e appassionati, è diventato un punto di riferimento per chi si avvicina per la prima volta o da tempo si occupa della cultura del Sol Levante nelle sue molteplici sfaccettature.
Associazione Culturale NipPop
C.F. 91361800377
Sede Legale: via Chiudare 9 – 40124 Bologna
NipPop: il progetto per il 2016
Per la sua sesta edizione, NipPop sceglie di concentrarsi sulla science fiction made in Japan. E’ innegabile infatti il fortissimo impatto che questa ha esercitato sull’immaginario popolare globale: da Ghost in the shell ai vari Godzilla, da Akira a Metropolis e Summer Wars, la fantascienza giapponese ha plasmato la nostra visione del presente e del futuro. Proiezioni spesso prepotentemente distopiche che nascono dalla consapevolezza di essere immersi in un’era post-atomica che pare allungarsi senza limiti di tempo e di spazio, mondi cyberpunk abitati da sole intelligenze artificiali hanno offerto e offrono a tutt’oggi a mangaka e registi lo spunto per raccontare un’umanità fragile, sospesa fra due millenni, assetata di nuovi modelli che possano anticipare o raccontare ciò che è prossimo, ciò che speriamo non si verifichi mai o il percorso che si compirà per arrivarci. Le creazioni letterarie e artistiche della fantascienza aiutano a comprendere e raccontare le metamorfosi in atto e a prospettare e immaginare futuri diversi.
Non solo. La sci-fi giapponese è stata segnata dalle ferite del secondo conflitto mondiale e restituisce quindi all’osservatore una cartolina storica del periodo e delle paure che lo attraversavano. Dal dolore e dalla devastazione portati dalle bombe nucleari sganciate nel 1945 su Hiroshima e Nagasaki sono nati i mostri mutanti che la televisione italiana ha reso famosi negli anni settanta e ottanta, e le tante storie che raccontano la necessità di difendere la natura, messa in pericolo dallo sfruttamento sconsiderato da parte dell’uomo.
Successivamente ha raccontato – e racconta – l’invasione della tecnologia, che ancora oggi caratterizza la cultura e il quotidiano contemporanei. Se nella prima metà del Novecento tale invasione era vista positivamente e con altrettanto ottimismo la fantascienza la proponeva, in un secondo momento si è rivelata in tutte le sue orrifiche conseguenze. Ma anche in questo caso la sci-fi ha saputo dare una lettura attiva del mondo, utile a esorcizzare alcuni timori, a trovare risposte o semplicemente a visitare mondi impossibili.
Lo staff
Paola Scrolavezza
Paola Scrolavezza, traduttore e critico, insegna ‘Letteratura Giapponese’ presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Si occupa in particolare di letteratura femminile moderna e contemporanea, e si interessa di scritture di genere, noir e SF. Ha tradotto due romanzi di Higashino Keigo (La seconda vita di Naoko, Baldini, Castoldi & Dalai, 2006; Il segreto del lago, Baldini, Castoldi & Dalai, 2007); Profumo di ghiaccio di Ogawa Yoko (Il Saggiatore 2009); Lampi di Hayashi Fumiko (Marsilio, 2011). È autore, con Luisa Bienati, del volume La narrativa giapponese moderna e contemporanea (Marsilio, 2009), e con Maria Roberta Novielli di Lo schermo scritto. Letteratura e cinema in Giappone (Cafoscarina, 2012). Nell’autunno 2009 ha curato a Bologna Bodytracing:la traccia del femminile nel corpo della metropoli, articolato calendario di promozione alla lettura dedicato alla letteratura femminile giapponese contemporanea, e dal 2011 è curatore di NipPop, evento annuale patrocinato dall’Università di Bologna, e incentrato sulle subculture del Giappone contemporaneo.
Francesco E. Barbieri
Francesco E. Barbieri ha conseguito il dottorato di ricerca in ‘Letterature Comparate’ presso l’Università di Bologna e attualmente vive a Tokyo, dove è Postdoctoral Fellow della Japan Society for the Promotion of Science (JSPS) all’Institute of Global Studies della Tokyo University of Foreign Studies. Appassionato da sempre di letteratura e cultura giapponese, in questo momento si interessa in particolare del rapporto fra letteratura, globalizzazione e mercato editoriale in Giappone. Da anni contribuisce alla ideazione e alla realizzazione di diversi incontri ed iniziative legati alla cultura e alla letteratura giapponese contemporanee, in primis NipPop con il quale collabora fin dalla prima edizione.
Giuseppe Gervasio
Giuseppe Gervasio, interprete e traduttore professionista delle lingue giapponese e inglese è il primo socio ammesso da Assointerpreti (la prestigiosa Associazione Nazionale Interpreti di Conferenza Professionisti) per la lingua giapponese. Laureato in Lingue e Letterature Orientali all’Università di Venezia, diplomato in Lingua e Cultura Giapponese all’Università di Tsukuba, e, con alle spalle oltre quindici anni di esperienza, ha curato interpretariati che spaziano da arte a farmacologia, da moda ad auto sportive, fino a incontri internazionali tra capi di stato. Avendo sempre nutrito un amore profondo per la lingua e la cultura giapponese con cui cerca di fungere da ponte tra Italia e Giappone, ha trovato in NipPop una genuina occasione di scambio interattivo tra la penisola del bel paese e l’arcipelago del sol levante.
Francesca Scotti
Francesca Scotti (1981) è nata a Milano. Diplomata in Conservatorio e laureata in Giurisprudenza, nel 2011 ha esordito con la raccolta di racconti Qualcosa di simile (Italic), vincitrice del Premio Fucini e finalista al Premio Lussu Città di Offida. Dal libro è stato tratto l’omonimo cortometraggio per la regia di Alessandra Pescetta. Collabora con il sito web hounlibrointesta.it , la casa di produzione La Casa dei Santi, O barra O edizioni e Radio Popolare. L’origine della distanza (Terre di Mezzo Editore, 2013) è il suo ultimo libro. Vive tra l’Italia e il Giappone. Su Facebook la trovi qui, su Twitter è @framirtilli. Il suo sito è francescascotti.it.
Andrea Funaro
Classe 91, il primo contatto con il Giappone avviene grazie alla serie di videogame Final Fantasy, di cui è grande fan. Appassionato della cultura POP nipponica, i suoi interessi spaziano dal cinema all’animazione, per arrivare poi alla musica (sopratutto indie, pop e hip hop giapponese). Tech addicted e social enthusiast, twitta dell’Italia in giapponese come @AndreaFunaro. Si è laureato presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Bologna con una tesi sui media mix nelle culture pop giapponesi.
Davide Maggio
Nato a Firenze nel 1993, è uno spassionato estimatore delle culture pop contemporanee, dalle più ricercate a quelle dai sapori più trash. Entra in contatto quasi inconsapevolmente con il Giappone, quando a sei anni mette piede per la prima volta in Kantō. Si è laureato in Lingue, Mercati e Culture dell’Asia presso la Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Filippo Gabrielli
Studente del Corso di Laurea di Lingue, Mercati e Culture dell’Asia, si appassiona fin da piccolo alle serie di animazione trasmesse sulla tv nazionale. Crescendo inizia a conoscere meglio le culture pop giapponesi attraverso manga e videogiochi, perdendosi nelle loro intricate trame e sognando un futuro come mago nero.
Chiara Fumagalli
Nata in Brianza ma bolognese di adozione, ama tutto ciò che è al limite tra sogno e realtà, pop e kawaii. Dopo un’infanzia trascorsa tra Pollon e Occhi di Gatto, alle superiori si avvicina al mondo dei manga, di cui inizia a copiarne i disegni. Grazie ad un corso di storia dell’arte contemporanea giapponese durante gli studi universitari si addentra maggiormente nella cultura del Sol Levante, decidendo di laurearsi con una tesi specialistica sulla fotografa Miwa Yanagi, artista scelta per la Biennale di Venezia del 2009. Oltre ad aprire una galleria di fotografia giapponese, sogna di viaggiare attraverso il Giappone inseguendo il Sakura e di crearsi una collezione di stampe ukiyo-e.
Enrica Fiacchi
Studentessa del Corso di laurea in Lingue, Mercati e Culture dell’Asia dell’Università di Bologna. Fin da bambina ha un’attrazione per il Paese del Sol Levante. Dopo un viaggio a Tokyo capisce che lo studio della lingua giapponese è la strada giusta da seguire. Amante di manga, anime, videogame Nintendo, non riesce a smettere di disegnare fumetti e sognare di diventare una mangaka.